venerdì 15 febbraio 2013

“Reiki-Do”


Il Reiki è un’antica scienza di guarigione riscoperta nuovamente verso la fine del XIX sec. in Giappone ad opera di Mikao Usui Sensei (1865-1926). REI significa energia vitale universale, mentre il KI è l’energia propria di tutte le forme viventi: REIKI rappresenta dunque l’unione tra le due energie; il principio che sta alla base del Reiki è proprio il ricollegamento degli esseri viventi con il campo energetico universale, in questo modo si attua un’elevazione delle nostre frequenze vibratorie ed è possibile intraprendere un cammino di consapevolezza ed autoguarigione. Si parla di Reiki-Do (dal giapponese, letteralmente, Via del Reiki) quando questa disciplina viene elevata a proprio modello di Vita.   

Il Reiki, che è anche chiamato Energia d’Amore, ha la forza di riportare l’essere umano ad un equilibrio armonico tra l’interno e l’esterno; una pratica costante in questa disciplina permette realmente l’accesso a livelli sempre nuovi di coscienza e, con il tempo, possono arrivare intuizioni sempre più precise per andare oltre la tecnica ed immergerci nel mare infinito dell’energia universale ma, soprattutto, della Coscienza trascendente che le dona un ordine perfetto, divino e immortale. Al di là di qualunque polemica sulle metodiche in circolazione, è certo che il Reiki sta contribuendo ad elevare la frequenza vibrazionale del pianeta e risulta essere una pratica molto positiva (nella nostra esperienza abbiamo visto moltissimi esseri cambiare ed evolvere grazie al Reiki).

Esistono tre livelli di pratica: il primo livello è quello base, agisce soprattutto sul piano fisico con l’imposizione delle mani, il secondo livello agisce sul piano mentale della persona ed il terzo livello è rappresentato dal Reiki Master, cioè dalla trasmissione della capacità di attivare gli altri, questo livello è indicato particolarmente per coloro che hanno deciso di dedicare la propria vita all’insegnamento. Requisito essenziale nella scelta di un Master è che la persona ispiri fiducia e che possa attestare la propria formazione.
Nel corso di un primo livello il Reiki-Master agisce sul corpo energetico delle persone che si sottopongono a tale processo, effettuando una ripulitura dei canali energetici che conducono l’energia vitale fino al palmo delle mani. Una volta attivati è necessaria molta pratica su se stessi e sugli altri, per affinare la capacità di canalizzare l’energia. E’ importante ricordare come il reikista sia solo un canale e come in effetti non stia utilizzando la sua propria energia (infatti non si stanca come il pranoterapeuta, a meno che utilizzi una postura non appropriata durante il trattamento). Più siamo “vuoti di intenti” e maggiormente il Reiki funziona, questo aiuta anche a non gonfiare la dimensione dell’ego quando si verificano guarigioni particolari.

Sara***

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